di
Barbara Bertolini
(Ginevra, Svizzera 1971), politica
svizzera, per due volte sindaca di Ginevra
Donna protagonista del suo tempo,
Sandrine Salerno rispecchia in modo esemplare questa espressione, poiché gli
aggettivi più usati dai giornalisti per designarla sono: determinata,
combattente, provocatoria, innovatrice.
Figlia di un emigrato siciliano di Catania e di una francese, sposati in quel ”melting
pot” che è la città di Ginevra, una delle più internazionalizzate d’Europa, la
ragazza è cresciuta a contatto con un mondo variegato, che accosta eccessi di
grande ricchezza e contesti di
marginalizzazione, in particolare quella dell’emigrazione.
Dopo aver conseguito all’Università di
Ginevra la laurea in Scienze politiche e un DEA (master) in Management della Pubblica
Amministrazione entra come vice capo responsabile del programma dei Diritti
dell’Uomo al Centro Europeo-Terzo Mondo (1995-1997).
Subito dopo inizia una nuova attività, altrettanto
importante, come Coordinatrice al Centro di contatto Svizzeri-Immigrati. Occupa
la carica fino al 2001, quando è chiamata come Collaboratrice scientifica
all’Università di Ginevra per passare, dopo cinque anni, fino al 2007, Assistente
agli Affari universitari del Dipartimento dell’istruzione pubblica.
Questi rilevanti impegni professionali
la mettono in contatto diretto con le problematiche relative ai diritti umani, permettendole di avere uno sguardo più attento
all’intreccio di varie culture e origini delle popolazioni che entrano nella
Confederazione Elvetica. In particolare, le fanno capire l’importanza dell’uguaglianza fra i due sessi
in una nazione faro di civiltà ma che, da quel punto di vista, soffriva ancora
grandi carenze. Infatti, dice la Salerno: «In questo paese, in quanto donna, si
diventa più spesso mamma che Sindaco». Un’ovvietà che sottolinea, tuttavia, la
difficoltà per la donna svizzera di entrare nelle stanze del potere politico-amministrativo.
Sarà, infatti, l’uguaglianza fra i
sessi uno dei suoi cavalli di battaglia quando deciderà di lanciarsi, con
determinazione e coraggio in politica, cosa che le darà la possibilità di
continuare a sostenere una giustizia sociale più equa e solidale tra chi può
scegliere e chi, invece, deve subire il proprio destino.
La sua attività di amministratrice inizia
a 28 anni quando sarà eletta Consigliere municipale della Città di Ginevra. Da
allora scalerà le vette del suo partito
poiché sarà anche presidente della sezione “Città di Ginevra” del Partito
socialista ginevrino tra il 2006 e il 2007.
Sarà poi eletta al Consiglio
amministrativo della città di Ginevra,
ottenendo la carica di responsabile del Dipartimento delle finanze e politiche
abitative. In questa veste, si occuperà di riformare il regolamento della Gestione
immobiliare municipale. In una agglomerazione che ha raggiunto il massimo
livello di urbanizzazione, il problema “alloggio” è, in effetti, quello
maggiormente sentito dalle fasce più deboli della popolazione ginevrina insieme
al divario salariale tra chi guadagna moltissimo e chi fatica a sbarcare il
lunario e, la Salerno, da buona amministratrice, saprà tenerne conto.
La Salerno con Kofi Annan, firma contro l'utilizzo della tortura |
Nel 2010, a soli 39 anni, Sandrine
Salerno è eletta Sindaco della sua città per un anno: sarà la quarta donna ad
occupare questa carica a Ginevra dal 1842!
La Salerno, che come dice lei, ama “les combats corsés”, ovvero le battaglie
grintose ed è nel pieno della tempesta che dona il meglio di sé, come Sindaca riesce
a vincere un duro braccio di ferro con l’Amministrazione Cantonale riguardante dei finanziamenti.
La sua ostinazione, tra l’altro,
permette alla città di ottenere, nel 2010, ben 10 milioni di franchi svizzeri
nell’affare BCG, grazie ad un accordo che metterà fine ad una procedura civile
che la città di Ginevra aveva intentato davanti al Tribunale di prima istanza
contro Ernst & Young.
La giovane politica socialista otterrà
un lusinghiero risultato: la città di Ginevra, sotto la sua amministrazione,
sarà eletta città meglio gestita della Svizzera. Il fatto le farà affermare: «Sono
fiera di dimostrare che si può essere di sinistra e gestire le finanze in modo
responsabile». Bisogna dire che la nostra
sindachessa aveva saputo, in seguito
alla crisi, rinegoziare prestiti in modo vantaggioso per la città di Ginevra, e
aveva anche trovato soluzioni innovative nella gestione immobiliare, affidando,
per esempio, a cooperative auto-gestite beni
in possesso della città.
Certo, come amministratrice molto
impegnata, non le sono mancate anche magagne e attacchi feroci, tra cui l’accusa di aver concesso condizioni
troppo vantaggiose al suo Direttore delle risorse umane. Accusa, però, respinta
dal Consiglio municipale che si è dimostrato solidale con la donna, ritenendo
infondate e diffamatorie queste accuse.
Rieletta al Consiglio amministrativo
nel 2011, nel 2013 tenta il salto: si presenta candidata alle elezioni del
Consiglio di Stato svizzero. Grazie alla
sua esperienza di quasi 16 anni come amministratrice, Sandrina Salerno si sente
pronta e preparata per affrontare una carica rilevante in seno al governo della
Confederazione elvetica. Saranno i partiti dell’estrema destra a frenare le sue
ambizioni, in particolare il movimento populista MCG (Movimento dei cittadini
ginevrini), che si è battuto con lo slogan “stop ai lavoratori frontalieri”, e che
guadagna ben 20 seggi, lasciando, invece, il Partito socialista alle posizioni
precedenti.
Sandrine Salerno ha commentato così
questa avanzata dell’estrema desta: «L’avanzata
del MVG è inquietante. I politici dovrebbero prendere le loro responsabilità,
dinamizzando con più forza le loro proposte, andando a battersi sul posto e non
lasciare campo libero agli estremisti. Dispiace
constatare come Ginevra non sia il solo cantone della Svizzera dove l’estrema
destra batte dei record».
Chiusa la parentesi elettorale
nazionale, è di nuovo designata Sindaca di Ginevra dal 2013 al 2014. Dovrà
cedere il posto al suo successore il primo giugno 2014. Secondo la legislazione
del Cantone di Ginevra, infatti, i sindaci sono eletti in cinque per quattro
anni ed ognuno di loro, a turno, diventa sindaco della città.
Molto attenta al mondo che la circonda,
Sandrine Salerno ha capito la grande importanza dei mezzi di comunicazione
digitali per cui si è attivata su tutti i social network che le permettono di essere in contatto
diretto con i suoi concittadini. Tra questi: Facebook, Twitter, Flickr, blog,
Youtube e altri, di cui si serve con disinvoltura, incoraggiando i ginevrini ad
esprimere i loro dubbi, le proprie opinioni e le loro proposte. Forse, una
parte della sua popolarità presso i suoi amministrati è dovuta proprio a questa
grande disponibilità.
La Salerno, madre di due figlie, è cittadina di ben tre nazioni. Infatti,
possiede i passaporti svizzero, italiano e francese.
Barbara Bertolini ©2014, tutti i
diritti riservati - Dati raccolti fino a maggio 2014
Biografia autorizzata
Biografia autorizzata
Nota: convinta
come la Salerno che la parità uomo-donna cominci dove finisce il linguaggio sessista,
adotto anch’io il termine “sindaca” e
non sindaco per designare una donna che occupa questa funzione.
Fonti:
www.facebook.com/sandrinesalerno.geneve
www.twitter.com/sandrinesalerno
Wikipedia,voce “Sandrine Salerno”
BEAUTELARGEUR Bertrand, Une authentique femme de gauche, L'Hebdo, 2.2.2009.
BEAUTELARGEUR Bertrand, Une authentique femme de gauche, L'Hebdo, 2.2.2009.
CLEMENTIAndrea, Non capisco come non si possafare politica, swissinfo.ch, 5 luglio 2010
VACCAROCarmelo, Intervista a Sandrine Salerno,
“Politicamentecorretto.com”, 19 dicembre 2011,
GENOUD Adélita,La Socialiste Sandrine Salerno lanouvelle maire de Genève, Fémina.ch, 20 maggio 2010
VACCARO
Carmelo, Intervista a Sandrine Salerno,
“La notizia di Ginevra”, 1 giugno 2010.
VACCARO
Carmelo, Intervista a Sandrine Salerno,
neosindaco della città di Ginevra, La pagina di Ginevra, 3 luglio 2013.
BRETTON Marc, Sandrine Salerno enroute pour le Conseil d’Etat, “Tribune de Genèveˮ12.12 2012.
Tribune de Genève, Genève, ville la
mieux gérée de Suisse. Avec une
moyenne de 5,82 sur 6, c'est Genève et sa conseillère administrative Sandrine
Salerno (PS) qui reçoivent la meilleure note, 23 gennaio 2012.
DECAILLET Pascal,Sandrine Salerno: la candidate qui ose, “Ghi.ch”, 20.06.2013
s.f., 29 candidats se disputent lessept sièges du Conseil d’Etat genevois,
RTS.ch, 5.10.2013.
LINDENMEYER Hilda, DIEICKX Vivien, Les
résultats des élections à Genève représentent-ils un bouleversement politique?,
« Grand Genève magazine », 9 ottobre 2013.
Su
Yutube :
Intervista a RTS Info sull’economia ginevrina
Discorso inpiazza di sostegno ai scioperanti
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