Due giornaliste, con alle spalle 20 anni di ricerche biografiche, hanno deciso di concentrarsi sul variegato mondo femminile, così poco studiato fino a non molto tempo fa e che la storia ha spesso relegato nel dimenticatoio...
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sabato 22 marzo 2014

Costanza di CHIAROMONTE o CHIARAMONTE


di Barbara Bertolini

(Sicilia 1377 circa– Riccia, Molise 1424?), regina di Napoli ripudiata

Le parole del conte suo padre la lasciano meravigliata e confusa. Per la prima volta nei suoi nove anni di vita, l’ha fatta chiamare nella grande sala delle cerimonie del sontuoso palazzo palermitano, al cospetto di tutta la famiglia, per annunciarle la lieta novella: sarà regina, regina di Napoli.  Una girandola di pensieri si accavallano nella sua mente. Cosa vuol dire? Deve piangere? Essere contenta?  Anche i fratelli, Andrea e Filippo, in genere così avari di complimenti, l’abbracciano felici, augurandole numerosa prole. Per Manfredi III di Chiaromonte, conte di Modica e di Malta, ammiraglio e vicario generale del Regno di Trinacria, è stato un grande onore ricevere la richiesta di matrimonio da parte del 12enne Ladislao d’Angiò Durazzo,  che il 7 marzo del 1387,  dopo la morte del padre Carlo III, è diventato re di Napoli. La regina madre Margherita, che fa le veci del figlio, aspettando la sua maggiore età, e che conosce le fortune del Conte di Modica signore di gran parte della Sicilia, ha, infatti, mandato gli ambasciatori a Palermo a trattare il matrimonio tra la bella Costanza e il figlioletto Ladislao per cercare di salvare, con i soldi della dote, il suo traballante trono. Il  siciliano, discendente come i Durazzo dalla stirpe capetingia dei re di Francia, ha acconsentito, anche perché spera con questa alleanza di avere l’appoggio dell’armata durazziana per conquistare successivamente tutta la Sicilia.