(Sicilia 1377 circa– Riccia, Molise
1424?), regina di Napoli ripudiata
Le parole del conte suo
padre la lasciano meravigliata e confusa. Per la prima volta nei suoi nove anni
di vita, l’ha fatta chiamare nella grande sala delle cerimonie del sontuoso
palazzo palermitano, al cospetto di tutta la famiglia, per annunciarle la lieta
novella: sarà regina, regina di Napoli.
Una girandola di pensieri si accavallano nella sua mente. Cosa vuol
dire? Deve piangere? Essere contenta?
Anche i fratelli, Andrea e Filippo, in genere così avari di complimenti,
l’abbracciano felici, augurandole numerosa prole. Per Manfredi III di Chiaromonte,
conte di Modica e di Malta, ammiraglio e vicario generale del Regno di
Trinacria, è stato un grande onore ricevere la richiesta di matrimonio da
parte del 12enne Ladislao d’Angiò Durazzo,
che il 7 marzo del 1387, dopo la
morte del padre Carlo III, è diventato re di Napoli. La regina madre Margherita, che fa le veci del figlio,
aspettando la sua maggiore età, e che conosce le fortune del Conte di Modica
signore di gran parte della Sicilia, ha, infatti, mandato gli ambasciatori a
Palermo a trattare il matrimonio tra la bella Costanza e il figlioletto
Ladislao per cercare di salvare, con i soldi della dote, il suo traballante
trono. Il siciliano, discendente come i
Durazzo dalla stirpe capetingia dei re di Francia, ha acconsentito, anche
perché spera con questa alleanza di avere l’appoggio dell’armata durazziana per
conquistare successivamente tutta la Sicilia.