di
Barbara Bertolini
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Dama dell'Ottocento |
Non è italiana Aline Aubin, ma merita
ampiamente la cittadinanza onoraria per
la sua attività di pioniera dell’emancipazione femminile nel Molise.
Aline nasce in un’agiata famiglia di
Poitiers (Francia), nel 1820, da Jacques
e Rose de Vidal. Fino a cinque anni la bambina cresce nel benessere, circondata
dall’affetto di una numerosa famiglia e dalle attenzioni di una nutrita
servitù.
Sul trono di Francia, Carlo X nel 1824
succede al fratello Luigi XVIII. Egli instaura ben presto un regime autoritario
che gli vale prima una grande impopolarità e poi la perdita del regno. Non
valutando appieno gli effetti della Rivoluzione francese sui suoi concittadini,
infatti, nel 1830 promulga delle leggi che dissolvono la Camera, modificano la
Carta e sopprimono la libertà di stampa. La reazione del popolo non si fa
attendere ed è violentissima: Carlo X è costretto ad abdicare e ad abbandonare
la Francia. Morirà in esilio sei anni dopo.
Alla piccola Aline del suo re non
importa proprio nulla, occupata com’è a giocare con le bambole di pezza o
quelle bellissime con il viso di ceramica di Sèvre che il papà le ha appena
portato. Non sa, invece, che questi avvenimenti cambieranno totalmente il suo destino. Probabilmente Jacques, il padre,
è un realista perché è costretto, in seguito a questi moti, a lasciare
precipitosamente la Francia con la famiglia al seguito.