Due giornaliste, con alle spalle 20 anni di ricerche biografiche, hanno deciso di concentrarsi sul variegato mondo femminile, così poco studiato fino a non molto tempo fa e che la storia ha spesso relegato nel dimenticatoio...

martedì 26 aprile 2016

Lucille TEASDALE CORTI

Lucille con il marito
di  Nicoletta Barbarito

(Montréal, Canada 30.1.1929 – Besano Brianza, Milano 1.08.1996), medico chirurgo, missionaria laica, eroina dei tempi moderni

La canadese Lucille Teasdale Corti, moglie del medico italiano Piero Corti, rappresenta uno straordinario esempio di coraggio e dedizione agli altri.  Una delle prime donne canadesi a qualificarsi  come medico chirurgo, lavorò per anni in Africa eseguendo circa 140.000 operazioni chirurgiche.  E’ stata celebrata nel film italiano “Un sogno per la vita”, con Marina Orsini nelle vesti di Lucille e Massimo Ghini in quelle del marito.   Come ha scritto Rita Levi Montalcini:  «Lucille rimane il più fulgido esempio di dedizione all’attività medica svolta con eroismo sino alla fine così sofferta del suo percorso».

mercoledì 23 marzo 2016

Le due veggenti di Castelpetroso (Isernia)

Santuario di Castelpetroso
di  Rita Frattolillo

(marzo 1888 prima visione. Prima pietra del Santuario posta nel 1890, terminato nel 1959)


Il tempio neogotico del santuario di Castelpetroso (Isernia) dalle biancheggianti guglie slanciate che si staglia sullo sfondo di un vasto massiccio,  è l’esempio tangibile del grande movimento di popolo che, con generosità e tenacia, lo ha voluto erigere pietra dopo pietra in omaggio alla Vergine Addolorata che lì apparve, negli ultimi decenni del 1800, a due umili contadine, Bibbiana e Libera. Questa è la loro storia, ormai avvolta in un alone di leggenda.
Ci provava da giorni a distrarsi occupando la mente con altri pensieri, ma  inutilmente. Malgrado i tentativi Bibbiana non ci  riusciva proprio a cancellare  l’immagine di quei due che, nascosti dietro alla siepe, si abbracciavano stretti, i corpi talmente avvinghiati che a malapena si distinguevano l’uno dall’altro; ma lei li aveva riconosciuti lo stesso, e il fatto che erano due suoi compaesani le creava un’ansietà strana, di cui non riusciva a capire la ragione. Per placare la tensione crescente aveva cercato di mettere più intenzione nelle faccende di casa.

martedì 8 marzo 2016

Rosa GENONI


di Angela Frattolillo

(Tirano, So, 1867- Varese, 1954), pioniera della moda

La grande guerra ha avuto tra i suoi molteplici effetti quello di aver rivoluzionato  - si è detto e ripetuto - la struttura e il modo di sentire della società italiana, ed è stato anche il primo grande banco di prova per “testare” la determinazione, lo spirito d’intraprendenza e l’energia del “gentil sesso”. Un cambiamento profondo avviene, sempre grazie alle donne, nel mondo della moda, e riguarda tutte, operaie e aristocratiche.

sabato 13 febbraio 2016

Rosa FAZIO LONGO

di Barbara Bertolini

(Campobasso, 6.7.1913 – Roma 17.12.2004), deputata, femminista

Rosetta rilegge attentamente la bozza appena scritta:  le sembra  di essersi espressa in modo chiaro e di non aver omesso nulla. E’ stato chiesto a lei di preparare questa brochure perché,  da quando si è improvvisata giornalista sulle pagine della rivista dell’Udi, la chiarezza e l’essenzialità dei suoi articoli sono state molto apprezzate. Le socie dell’Unione Donne Italiane (UDI), infatti, appartengono a tutti i ceti sociali e non si possono usare, con loro, termini accademici. E lei, ha dovuto per forza imparare la chiarezze e semplicità di esposizione da quando insegna ai suoi studenti romani.

martedì 19 gennaio 2016

Margaret FULLER

di  Nicoletta Barbarito

(Cambridgeport Massachusetts (USA) 1810 – Fire Island (New York) 1850), giornalista, critica letteraria, saggista, femminista: in Italia visse a Roma, Firenze e Rieti


  
A Roma, sulla facciata di una casa al n.60 di Piazza Barberini, all’angolo di Via Sistina, una lapide ricorda  il soggiorno, della scrittrice americana Margaret Fuller nel 1848.  In una lettera del 16/11/1848, Margaret informava la madre che quell’alloggio dal quale «vedo il Palazzo Barberini e quello del Papa» (cioè il palazzo del Quirinale)  la soddisfa pienamente.  Dalla finestra, il  16 novembre 1848,  fu testimone oculare dell’ attacco al palazzo del Quirinale che spinse il Papa ad abbandonare Roma e segnò l’inizio della Repubblica Romana.  

martedì 22 dicembre 2015

Lavinia FONTANA


di  Rita Frattolillo

(Bologna 24.08.1552 – Roma 11.08.1614), pittrice


E’ necessario scorrere molte biografie di donne artiste – italiane o straniere, del presente o del passato - prima di scovarne una che, come Lavinia Fontana,  abbia ricevuto riconoscimenti e onori quando era ancora  viva.
 Oltre al suo indiscutibile talento, Lavinia ebbe dalla sua parte una congiuntura  particolarmente favorevole: essere figlia d’arte, e bolognese come lo era Ugo Buoncompagni, che sarà eletto papa con il nome di Gregorio XIII.

giovedì 19 novembre 2015

Maria CIARRAVANO

di Barbara Bertolini e Anna Maria Cenname

(Salcito (CB) 1904 – Bologna 1965),  anarchica, confinata dal fascismo nelle isole di Lipari e Ponza


Tra le poche anarchiche mandate al confino durante il Ventennio fascista spicca la figura di una molisana di Salcito, Maria Ciarravano. Perché questa donna, di modesta estrazione, viene ritenuta così pericolosa da essere inviata in esilio prima nell’isola di Lipari e poi in quella di Ponza, la destinazione più dura riservata agli irriducibili?  Per scoprirlo bisogna ripercorrere la sua movimentata  vita.

lunedì 19 ottobre 2015

Palma BUCARELLI


di Rita Frattolillo


(Roma, 16.03.1910- ivi 25.07.1998), la  prima donna a dirigere un museo in Italia; grande signora dell’arte italiana contemporanea


«La Galleria sono io», diceva Palma Bucarelli del suo museo, la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma (Gnam). Un museo che ha diretto dal 1941 al 1975,  anni particolarmente difficili, con grinta e competenza, tra contrasti e polemiche. Di una bellezza soggiogante per i grandi occhi luminosi, e di una eleganza sofisticata, al punto da essere definita “Palma dell’eleganza”, ha rappresentato un modello d’eccellenza che ha suscitato sentimenti contrastanti, elogi e invidia, ma che non è mai passato nell’indifferenza. Quel modello, lei lo ha costruito e perseguito con una tenacia eccezionale. 

venerdì 18 settembre 2015

Matilde di Canossa o Matilde di Toscana

di  Barbara Bertolini


(Mantova ? marzo 1046  – Bondeno di Roncore, 24 luglio  1115), una delle donne più potenti del Medioevo, feudataria, vice regina d’Italia, magna comitissa, ovvero grancontessa come veniva chiamata 

Era alta, slanciata, desiderabile, con una folta chioma biondo-rossiccia che incorniciava un viso color di giglio e, malgrado ciò,  nessun uomo si sarebbe sognato di allungare lo sguardo su di lei: avrebbe rischiato troppo. La fanciulla era già stata promessa, però, l’uomo che doveva sposare non corrispondeva in nulla ai suoi desideri. Goffredo il gobbo, come dice il suo nome, era, infatti,  un essere informe e ripugnante ma era il figlio del suo padrino, Goffredo il barbuto, e la loro unione avrebbe sancito la continuazione del glorioso casato dei Canossa.

lunedì 29 giugno 2015

Stefania TURR e Flavia STENO




 di Angela Frattolillo


 Stefania Turr (Roma 1885-1940)
 Flavia Steno (Lugano 1887 - Genova 1946)

Le prime corrispondenti di guerra “inviate al fronte” (1ma guerra mondiale)
   

La Grande guerra non è stata solo caratterizzata dalla massiccia mobilitazione femminile nelle campagne, nelle fabbriche, e negli uffici, dove le donne hanno dovuto sostituire gli uomini al fronte, o come crocerossine e infermiere volontarie.  Essa ha rappresentato – come ha osservato un’ osservatrice disincantata dei cambiamenti in atto nella condizione femminile, Paola Baronchelli Grosson (1866 – 1954), giornalista, scrittrice per l’infanzia, intellettuale non femminista - un passaggio epocale dal vecchio al nuovo secolo che ha comportato la nascita della “donna nuova”.

venerdì 29 maggio 2015

Elena CIAMARRA


di Rita Frattolillo

(Napoli, 23.12.1894 – Napoli, 10.09.1981), direttrice d’orchestra, compositrice e interprete musicale, pittrice


 Ho  scoperto l’artista Elena Ciamarra nel corso dell’intervista che feci in occasione dell’  esposizione “Natura e Cultura” a Leonardo Cammarano, uno dei due  figli che da lei hanno ereditato la grande inclinazione per la pittura. Durante quella conversazione, era il 1994, egli colse ogni occasione per parlarmi della madre e della sua arte, manifestando profondo rammarico perché la figura materna, pur essendo nota in ambito nazionale ed europeo, era pressoché sconosciuta proprio nella terra d’origine, il Molise. Ancora una volta, insomma, nemo propheta in patria….

giovedì 30 aprile 2015

Antonella PARAFIORITI

di  Alma Perego

(Rocca di Capri Leone in provincia di Messina 1956  - vive e lavora a Cesenatico), imprenditrice nel campo della moda



La moda passa, lo stile resta.” Affermava Coco Chanel, la nota stilista francese che ha rivoluzionato il concetto di femminilità e il mondo della moda.

Imprenditrice e direttore di produzione di un atelier per capi d’abbigliamento e da sposa; artefice con la figlia Lorena di una conduzione famigliare che vede la felice collaborazione di due generazioni in dialogo continuo. Realtà professionale che ha destato interesse nell’imprenditoria romagnola e anche d’oltralpe nella regione francese del Beaujolais.

venerdì 3 aprile 2015

Clementina MAIORINO



di Rita Frattolillo



(Isernia, 1.9.1922 – 1969), un’italiana animatrice culturale e divulgatrice dell’italianità in Sud Africa, amica di Nadine Gordimer, Premio Nobel



Non capita spesso, ma qualche volta i giornalisti, quelli veri, colgono nel segno, magari togliendo dall’ombra donne coraggiose e determinate, ma sconosciute, come Clementina.

giovedì 26 febbraio 2015

Ippolita d'ARAGONA


Dama del Cinquecento (Bronzino)
di Barbara Bertolini

(Napoli, 1468? - Napoli, dopo il 1529), feudataria

La mattina del  5 ottobre 1498  il conte e la contessa sono a Venafro ed è un giorno particolarmente gravoso per Ippolita d’Aragona. Il marito Carlo Pandone giace nel grande letto, facendo presagire il peggio. La stanza detta della “Torretta”  è la stessa dove era spirato, appena sei anni prima,  Scipione Pandone II° Conte di Venafro, padre di Carlo.  I  medici chiamati a consulto hanno consigliato al giovane, per precauzione, di convocare un notaio per dettare le sue ultime volontà. Nel Castello di Venafro originariamente nato come difesa e che, con i Pandone, è stato trasformato anche in residenza civile,  arriveranno in giornata notai e testimoni. Ed è lei che deve dare istruzioni alla numerosa servitù perché uomini e cavalli siano rifocillati e alloggiati a dovere e tutto si svolga per il meglio.

giovedì 29 gennaio 2015

Altabella di Sangro


(Molise, 1430? – Mantova, 1465), nobildonna rinascimentale, sposa del condottiero campobassano Cola di Monforte


Donna Abenante passò il pomeriggio a esaminare personalmente il corredo della figlia primogenita che di lì a poco avrebbe preso la via di Campobasso, feudo del futuro genero, Cola di Monforte.
 A quell’ora il castello era immerso nel silenzio; solo il tramestio soffocato che saliva dalle cucine e lo scalpitare impaziente dei cavalli nella corte dalla parte delle scuderie. Congedato l’arciprete che aveva avuto ospite per certi consigli, ora si poteva finalmente dedicare a quello che le stava a cuore  e le dava pure qualche pensiero. Rimase qualche istante a fissare il busto di marmo che, dalla mensola del camino, sembrava sorvegliare l’ampia sala, poi si decise a prendere le scale.

sabato 27 dicembre 2014

Nina VINCHI

e il Piccolo Teatro di Milano

di Alma Perego

(Milano 1911 - 2009), storia tutta milanese di una donna che ha dedicato la sua vita al teatro


Quando si pensa al Piccolo Teatro di Milano, spesso sono due i nomi che anche i non addetti ai lavori ricordano: Giorgio Strehler e Paolo Grassi; il primo grande istrione, regista critico, inventore di nuovi linguaggi scenici, e Grassi, l’indiscusso operatore e imprenditore teatrale che ha puntato tutto sulla rinascita della cultura dal dopo guerra agli anni ’80. Non si parla quasi di lei, o lo si fa timidamente, di Nina Vinchi. La sua figura è lasciata un po’ a margine… eppure senza questa determinata ragazza dalla zazzera scura forse il Piccolo Teatro di Milano non sarebbe tale, neppure ora che i tre personaggi della storia ci hanno lasciato, portati via dal tempo.  

sabato 22 novembre 2014

Evelyn Mary JAMISON


di Barbara Bertolini

Studentesse a Oxford
(St Helens, Lancashire, Inghilterra 1877 – Londra 1972 ), storica dell’arte e medievalista specializzata nella storia dei Normanni in Sicilia


Ben poche persone hanno sentito parlare, nel bel Paese, dell’inglese Evelyn Jamison. In primo luogo, perché in vita è sempre stata una donna modesta e riservata e, poi, perché il campo in cui si è distinta è noto a pochi studiosi. Senza dubbio, però, la medievalista  straniera ha dato un contributo fondamentale alla ricerca storica dell’Italia del Sud. La presente biografia vuole contribuire a farla conoscere.

giovedì 23 ottobre 2014

Giuditta di Molise


di Barbara Bertolini

(? tra il1191 e il 1201 - ? dopo il 1240), feudataria


Giuditta è ormai prigioniera nel maniero di Roccamandolfi da molti mesi. Un burrone profondo la separa dal mondo. Si è barricata in questa fortezza,  a ridosso di una montagna impervia e che domina tutta la vallata sottostante per  tenere testa al suo imperatore. Il marito è riuscito a fuggire dalla rocca in una notte tempestosa, come solo capitano da queste parti, quando l’ululare dei lupi si confonde con il grido del vento, affidando a lei la resistenza ad oltranza contro Federico II di Svevia. 

sabato 11 ottobre 2014

LE DONNE DEL "DBI", lettera "B"

Continua la nostra ricerca delle donne sul dizionario biografico degli italiani (DBI). La lettera presa in considerazione è la “B”. Essa parte da pagina 785 del quarto volume e si chiude a pagina 668 del 15esimo volume, pubblicato nel 1972. Ci sono voluti ben 9 anni alla Teccani per portare a termine le biografie della seconda lettera dell’alfabeto!  
Come già fatto nella lettera A, basta cliccare sul nome della donna inserita per andare direttamente alla scheda del dizionario della Treccani.


LE DONNE DEL DBI
Lettera “B”  (vol. 4-15)

VOLUME  5 anno 1963     (le donne cominciano solo dal volume 5)

lunedì 22 settembre 2014

Irene GIANNETTI

  
di Barbara Bertolini
(Casacalenda, Molise, 1951),  direttrice generale di struttura ospedaliera in Canada.


Partita bambina da un piccolo paese del Molise, Casacalenda, Irene Giannetti dall’altra parte dell’Oceano ha trovato la sua “America”, un’America che si è costruita con intelligenza, tenacia e grande forza di volontà, qualità tipiche dei figli dell’emigrazione, che l’hanno catapultata alla vetta di uno dei più grandi ospedali di Montréal, Il “Santa Cabrini”. Irene Giannetti è stata, infatti, la prima donna laica ad essere direttore di un ospedale in Canada.

lunedì 8 settembre 2014

Lucrezia BORGIA


Lucrezia Borgia, affresco del Pinturicchio
di Rita Frattolillo

(Subiaco, 18.4. 1480- Ferrara, 24.6. 1519), nobildonna rinascimentale, signora di Ferrara; figlia di Rodrigo Borgia, eletto poi papa con il nome di Alessandro VI

Lo ammetto:  avevo deciso di non occuparmene. Per una serie di motivi, primo tra tutti il fatto che per lei, donna sicuramente affascinante, si sono consumati i classici fiumi d’inchiostro; per secoli, la sua figura, su cui era stato cucito il cliché della donna prototipo di ogni nefandezza, dall’incesto alla giostra di mariti, amanti e morti avvelenati per sua mano, ha riempito la testa e la penna di romanzieri, musicisti, cineasti e persino fumettisti, tramandandoci il mito dell’eroina negativa.

Un mito che ha resistito come una condanna senz’appello malgrado tutti i documenti, le testimonianze contrarie, che parlavano di una donna coraggiosa, scaltra, che si è saputa districare in un mondo gestito da uomini dominatori.
Pressoché interminabile l’elenco di autori che -  calcando a piacimento  la mano sugli aspetti osé - l’hanno scelta come protagonista, tra cui Hugo e Dumas padre, poi,  Grillandi, Montalbàn, Puzo.

martedì 24 giugno 2014

Quirina MOCENNI


di Rita Frattolillo

(Siena 25.6.1781 – Firenze, 3.7.1847), gentildonna, amante di Ugo Foscolo e curatrice delle opere del poeta

Mi trovo a Firenze, all’imbocco di via del Melarancio, nel popoloso borgo San Lorenzo, quando la mia attenzione viene attratta da una lapide affissa su un bel palazzo di stile classico. La lapide è  in latino, cosa che mi lascia pensare a  qualcosa di particolarmente importante,  e il nome della donna menzionata che qui abitava, Candida Quirina Mocenni, non mi è nuovo, devo averlo letto da qualche parte. Mentre mi accingo a decodificare la scritta resto calamitata davanti al nome del mito assoluto di generazioni di  liceali, me compresa, il poeta-soldato di cui non mi stancavo mai di leggere le opere: Ugo Foscolo.

Ebbene, lui, il mio mito, chiamava questa Quirina Mocenni, che era uno spirito colto e sensibile all’arte – dice la lapide – Donna Gentile. Sfoglio mentalmente i miei ricordi scolastici, mi affiorano immediatamente i  nomi delle due gentildonne che gli avevano ispirato i versi studiati da noi adolescenti, e cioè l’amica risanata Antonietta Fagnani Arese, famosa contessa milanese, e Luigia Pallavicini, quella Caduta da cavallo, per intenderci. Mentre stavamo curve sull’antologia della letteratura italiana, noi ragazze eravamo un po’ gelose di quelle dame che avevano avuto la buona sorte di incrociare il poeta di Zacinto, ed avevamo il fondato sospetto che tra lui e loro ci doveva essere stato, all’epoca, del tenero. Infatti, in seguito, scavando più a fondo, avevamo scoperto che la contessa Fagnani non aveva solo tradotto per Foscolo il Werther di Goethe, perché l’epistolario  intercorso tra i due documenta un amore violento durato due anni, tra il 1801 e il 1803.